Quattro Soci del Vespa Club Monfalcone si sono cimentati in un Tour in Vespa, una vacanza di una settimana nella quale hanno percorso 1900 km di strade provinciali e statali. I quattro amici sono: Alessandro Bertogna, Davide De Luca, Cesare Ellero e Roberto Pacor. La partenza è stata seguita da un esiguo manipolo di parenti e amici alle 6 del mattino di lunedì 14 maggio. Il percorso ha messo a dura prova i motori delle Vespe, in special modo la splendida Vespa 150 del 1959 di uno dei partecipanti, la più anziana del gruppo. Dopo una notte a Parma i quattro si sono cimentati nel Passo della Cisa, per poi transitare nella Garfagnana e arrivare a Pisa in giornata. Non poteva mancare la visita al Museo Piaggio di Pontedera, giornata nella quale il Vespa Club locale si è gemellato con il Vespa Club Pisa, confermando lo spirito di fratellanza tra tutti i Vespisti d’Italia. Il viaggio è proseguito attraverso il Passo della Raticosa tra Prato e Imola, luogo molto importante per i Vespisti Monfalconesi. Questo Passo è stato meta di un altro Tour, svoltosi però nel 1959, nel quale cinque soci del Club posarono per una foto ricordo. A distanza di 53 anni i Soci del Club cittadino hanno raggiunto la stessa meta dei valorosi vespisti di un tempo.Nel loro tour i Vespisti hanno incontrato anche i rappresentanti dei Vespa Club di Parma, Faenza e Ravenna. A Ravenna, dopo il saluto alla famosa gara automobilistica d’epoca “1000 Miglia” gli amici si sono diretti sul Lago di Garda, percorrendone la costa est, per poi toccare Rovereto e Folgaria, e conquistare Passo Sommo (m 1341 s.l.m.). Come nel 1952, anche nel 2012 il Vespa Club Monfalcone ha partecipato al Raduno Nazionale "Rievocazione Storica sul Ponte di Bassano 1952-2012", chiudendo con esso il Tour. Il raduno, organizzato domenica 20 maggio dal V.C. Bassano del Grappa, Vespa Club Arzignano e il Vespa Club Nove, ha visto la partecipazione di circa 1200 Vespe provenienti da tutta Italia.
Una piccola impresa per questi appassionati locali, che con le loro vespe da collezione hanno portato un po’ di spirito monfalconese per l’Italia, dal Mar Tirreno alla Riviera Romagnola, dagli Appennini alle Alpi.